Sabato 20 Aprile 2024

Problemi al seno della cagna dopo il parto

  • Pubblicato il:  07/10/2020

Il cane ha due catene mammarie ciascuna composta da 5 mammelle, e i seni posteriori spesso producono più latte rispetto alle mammelle anteriori.

Dopo il parto, e durante l'allattamento, la cagna può sviluppare vari disturbi, tra cui: la mastite settica e l'agalassia.


La mastite nel Cane

La mastite acuta nella cagna è principalmente presente nel post-parto, ma si può anche osservare occasionalmente durante una pseudogravidanza, e può interessare una o più mammelle

Spesso viene associata anche con una infezione uterina, può anche svilupparsi per una scarsa igiene.

La forma più comune è la mastite gangrenosa (o mastite da stafilococco), ed ha la tendenza alla cancrena o alla necrosi del seno.

Nei casi più gravi solo la chirurgia può salvare il cane.

Cause della mastite nella cagna

In genere è difficile determinare la fonte dell'infezione.

Le cause evidenti includono l'infezione da capezzoli, un trauma penetrante, e la presenza di batteri attraverso il sangue

La congestione del seno viene associata con l'allattamento e con il trauma che i cuccioli producono aspirando e graffando i capezzoli della cagna.

Anche l'escherichia coli e lo streptococcus sono spesso fonte di infezioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi è lo stafilococcoche di solito provoca una mastite stafilococcica nel cane.

Sintomi della mastite

Ecco alcuni dei sintomi che una cagna potrebbe mostrare se affetta da mastite.

  • Il cane non occupa più dei suoi cuccioli, non vuole mangiare e appare depresso

  • Il cane presenta un'ipertermia (> 41 °C), i seni sono caldi e dolorosi al tatto

  • Presenza di possibile fluido purulento, spesso macchiato di sangue, che fuoriesce durante la pressione del capezzolo.

  • Potrebbe svilupparsi un grosso ascesso al seno, che successivamente, se non trattato subito, potrebbe degenerare in cancrena

A volte i cuccioli possono ammalarsi.
Essi appaiono deboli, piangono e si rifiutano di prendere il latte: la sindrome del latte tossico.


In alcuni casi, si può osservare la morte di uno o più cuccioli o più raramente della madre.

Tuttavia, la gravità dei segni clinici varia da caso a caso.
I sintomi possono essere assenti nel cane, ma i cuccioli appaiono quasi sempre in cattive condizioni.

Esame batteriologico

Escherichia coli, Staphylococcus e Streptococcus beta-emolitico sono i batteri più frequenti che vengono isolati dal latte fermentato, e che provocano una mastite settica.

Il veterinario dovrebbe sempre eseguire un batteriogramma se sospetta o è stata diagnosticata la mastite settica nella cagna.

Grazie al test di sensibilità è possibile iniziale il trattamento antibiotico più adeguato.

Trattamento

TRATTAMENTO GENERALE
Applicazione di impacchi caldi per ridurre la fase di congestione iniziale e prima che si rompano gli ascessi.

Dopo l'apertura dell'ascesso usare una crema a base di Betadine (chiedete sempre al vostro veterinario prima di dare un qualsiasi farmaco al vostro cane).

Il veterinario può eventualmente eseguire lavaggi intra-mammari con soluzioni fisiologiche e / o antibiotici tramite una sonda adatta.

Il cane può fare il bagno in acqua calda con sapone chirurgico a base di Betadine.

TRATTAMENTO CHIRURGICO
A volte, se la mastite è grave può diventare necrotica.

In questo caso, ci sarà bisogno dell'asportazione chirurgica della ghiandola.

Se la mammella ha un ascesso, il veterinario inciderà l'ascesso e farà defluire il pus.

Bisogna svezzare i cuccioli?

Le malattie della mammella della cagna sono una delle principali cause di sepsi neonatale nelle loro forme subcliniche (sindrome di latte tossico).

La scelta di lasciar allattare i cuccioli dalla loro madre dipende da diversi parametri:

  • deterioramento delle condizioni generali della madre e / o di cuccioli

  • la sicurezza dell'antibiotico per i cuccioli

  • capacità dell'allevatore di alimentare correttamente i cuccioli in modo artificiale
I cuccioli devono comunque essere allontanati dalla madre in caso di ascesso.

Cos'è l'Agalassia

Si tratta di un disturbo relativamente rara nei cani.

Questa condizione è stata poco studiata nei cani ed è caratterizzato dall'incapacità di produrre latte.

Può essere provocata a seguito di un cesareo, soprattutto se è stato eseguito prima che i livelli progesterone si abbassassero, prima del parto.

Il primo segno è la mancanza dello sviluppo del seno prima della nascita.
L'origine di questo disturbo è complesso (ambiente sfavorevole, deficit ormonali o l'assenza di tessuti di secrezione del seno).

In generale, l'alimentazione eccita le terminazioni nervose del capezzolo, che stimola la produzione di latte e l'espulsione.

Anestetici (dopo cesareo per esempio) possono modificare questa risposta con una conseguente agalassia temporanea.
Il trattamento è in genere inefficace se lo sviluppo del seno è inesistente.

Questo problema è relativamente facile da trattare .
I seni sono gonfi e duri, ma il latte non esce dal capezzolo.


Questo è probabilmente il risultato di una eccessiva secrezione di adrenalina causata da stress o dolore.

L'adrenalina agisce bloccando la secrezione ipofisaria di ossitocina e diminuendo il flusso del sangue (e quindi l'arrivo di ossitocina) nel seno.

Il veterinario quindi somministrerà ossitocina ad un dosaggio basso
Il trattamento viene interrotto non appena l'eiezione del latte si avvia (solitamente 2 giorni).

Altre cause di agalassia del cane sono lo shock post-parto o parto precoce, stanchezza eccessiva, mastite sistemica, squilibrio endocrino.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

   2  Persone hanno inserito un Commento

Circus08/01/2018 | Rispondi

Ho accidentalmente reciso a metà il capezzolo del mio cane mentre lo pulivo. È ancora attaccato, ma solo a metà, quindi è penzoloni. Cosa faccio?

BigBoss08/01/2018 | Rispondi

Devi portarla dal veterinario per vedere se ha bisogno di punti e sicuramente avrà anche bisogno di antibiotici e antidolorifici.

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