Venerdi' 19 Aprile 2024

Rabbia del Cane e come curarla

  • Pubblicato il:  07/10/2020

Foto Rabbia del Cane e come curarla

La Rabbia e' una malattia infettiva che interessa così gravemente il sistema nervoso centrale sia dei mammiferi domestici che selvatici oltre che dell’uomo (zoonosi) da portarli a morte.

L’infezione è trasmessa con il morso o con il lambimento delle mucose da animali infetti.


È necessario fare attenzione quando il nostro cane entra in contatto con pipistrelli, procioni, volpi e moffette, che sono gli animali più a rischio, o un altro cane non vaccinato.

I Sintomi

Inizialmente si hanno variazioni caratteriali.
Il cane da inavvicinabile e aggressivo diventa docile, mentre quello affettuoso e socievole diventa aggressivo. C’è la tendenza dei soggetti a nascondersi in luoghi scuri, appartati in stato anoressico con temperatura subfebbrile.

Si rendono evidenti successivamente fenomeni allucinativi. Il cane ringhia, abbaia, fa le feste a cose e persone immaginarie, compie l’atto di prendere mosche con la bocca.

In questa prima fase può essere osservato un modesto strabismo, movimenti oscillatori e talvolta rotatori dei globi oculari. Sulla cute, nel punto della ferita o del morso può comparire prurito intenso.
Tale sintomo, non sempre presente, può essere così accentuato da portare il cane a procurarsi gravi lesioni.

Il cane presenta un bisogno eccessivo di mangiare qualsiasi cosa a causa della mancanza del senso della sazieta e del gusto, giungendo ad ingurgitare qualsiasi oggetto (sassi, chiodi, vetro, legno, carta, ecc.).

Vi è poi sete intensa ma per la paralisi della laringe l’animale è incapace di deglutire. Vi è abbondante produzione di saliva e perdita della medesima.

Sempre a causa della paralisi faringo-laringea la voce subisce delle modificazioni e l’abbaiare diventa latrato rauco, e ululato protratto.

Nel 25% dei casi di cani rabidi si manifestano stati di notevole eccitamento che possono essere di breve durata ma possono durare anche 5 ore e ripetersi dopo momenti di tranquillità.

In questa fase il cane presenta un aspetto arruffato, azzanna qualunque cosa gli si ponga davanti e percorre, se non fermato, lunghe distanze (40-50 km).

Segue successivamente una paresi generalizzata che si evidenzia con debolezza delle zampe e della coda, ptosi delle palpebre, talvolta della lingua oltre che della mandibola e persistente difficoltà alla deglutizione.

Gli occhi presentano dilatazione delle pupille, strabismo, procidenza della terza pal­pebra.

Come fatto finale il respiro si fa difficoltoso ed interviene la paresi dei muscoli respiratori. Il decorso della malattia è difficilmente superiore alle due settimane, di nor­ma la morte avviene cinque giorni dopo la comparsa dei sintomi nervosi.

Diagnosi

Esami di laboratorio
La diagnosi clinica non è facile nel soggetto in vita, sono quindi necessari esami di laboratorio.
L’esame istologico fatto sul materiale cerebrale non sempre è attendibile.

L'immunofluorescenza è quella metodica di laboratorio che rivela la presenza del virus fin dal primo momento che questo in­vade il sistema nervoso centrale, quindi essa è considerata un’ottima indagine di laboratorio.

Cosa fare se positivo alla Rabbia e cure

La profilassi è volta a prevenire l’infezione nell’uomo.

Il cane sospetto di rabbia non viene soppresso ma isolato in un box sicuro per almeno dieci giorni e controllato sia da un punto di vista sintomatico che con esami di laboratorio.

Il cane affetto da rabbia raramente vive oltre cinque giorni dalla comparsa dei sintomi nervosi.
I vaccini attualmente a disposizione sono sufficienti a stimolare l’organismo, a produrre anticorpi nei confronti dell’infezione rabida.

Il vaccino oggi comunemente usato è costituito da virus vivo, attenuato ceppo Flury.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

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