Venerdi' 19 Aprile 2024

Veleni per Gatti

  • Pubblicato il:  07/10/2020

Foto Veleni per Gatti

I gatti sono animali curiosi e alcune volte potrebbero correre il rischio di avvelenarsi. L'ideale sarebbe proteggere il gatto dai numerosi prodotti per la casa, che spesso sono velenosi per i nostri animali.


Tra questi troviamo le bevande alcoliche, ammoniaca, candeggina, cioccolatini , detergenti, fertilizzanti, prodotti per lucidare i mobili, farmaci umani ecc...

Nonostante queste accortezze bisogna stare attenti ai pericoli esterni, dove i casi di avvelenamento sono spesso causati dell'uso irresponsabile di rodenticidi (veleno per topi).

Negli animali domestici e negli esseri umani, il veleno agisce sul sistema nervoso centrale, sul sistema respiratorio e sul cuore. Alcuni veleni possono agire già in 30 minuti, provocando convulsioni, coma e morte del gatto.

Avvelenamento nel gatto: i sintomi

I sintomi possono variare a seconda del veleno ingerito, e possono influenzare diversi organi del corpo, tra cui disturbi gastrointestinali, respiratori, problemi renali e del sistema nervoso.

Disturbi gastrointestinali:
  • Anoressia (perdita di appetito)
  • Dolore addominale
  • Vomito, a volte con sangue
  • Diarrea, a volte con sangue
  • Sangue nelle urine
  • Aumento o diminuzione della minzione
  • Problemi ad urinare (spesso si verifica nei gatti i cui reni sono stati colpiti da avvelenamento con antigelo)
  • Urine scure
Nota: Il sangue nel vomito, nelle feci o nelle urine può indicare un disturbo di coagulazione del sangue causato da un rodenticida.

Disturbi del sistema nervoso centrale:
  • Problemi muscolare / tremori
  • Cambiamenti comportamentali come ansia, confusione, eccitabilità ecc
  • Atassia (perdita di coordinamento)
  • Aumento della salivazione
  • Convulsioni
  • Perdita di conoscenza

Disturbi respiratori
  • Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria; l'iperattività cardiaca o respiratoria può verificarsi se il gatto ha ingerito uno stimolante come la caffeina
  • Disturbi respiratori (difficoltà respiratorie, respiro veloce, respirazione affannosa)
  • Colore bluastro delle mucose gengivali, chiamata cianosi
  • Tosse

Altri disturbi:
  • Odori insoliti del corpo o dell'alito
  • Febbre
  • Ittero (ingiallimento della pelle e delle mucose) che può essere causato da un danno epatico o dalla distruzione dei globuli rossi (anemia emolitica)

Per i gatti che hanno ingerito organofosfati o carbamati (insetticidi), c'è un acronimo - SLUDGE - per descrivere i sintomi:
  • S salivazione
  • L lacrimazione degli occhi
  • U problemi di urinazione
  • D diarrea
  • G distress gastrointestinale
  • E emesi (vomito con sangue)

I casi di avvelenamento nei gatti sono emergenze e l'unica cosa da fare è richiedere immediatamente le cure di veterinario e, se possibile, cercare di identificare l'origine della sostanza ingerita.

Diagnosi di avvelenamento nei gatti

Se avete il sospetto che il gatto sia stato avvelenato, contattate immediatamente il veterinario, e se possibile, portare un campione della pianta o del veleno (compreso la confezione) e qualche campione di vomito, feci e urine.

Nel frattempo, evitate di indurre il vomito a meno che non sia il veterinario a consigliarlo. Far vomitare il gatto, infatti, può essere utile solo in certe situazioni, in altre, invece, potrebbe peggiorare la situazione, come nel caso di un avvelenamento da sostanze caustiche estremamente irritanti per le vie respiratorie, per la bocca e per l'esofago.

Quindi, indurre il vomito con rimedi come il perossido di idrogeno o acqua calda con sale può peggiorare la situazione, soprattutto quando non si conosce la natura del veleno.

Il veterinario avrà bisogno di conoscere la storia medica del gatto, inclusa l'eventuale esposizione alle tossine, o qualsiasi medicinale che il vostro gatto sta assumendo. Il gatto esce all'aperto? Quali prodotti per la pulizia usate in casa?

Il veterinario inizierà a visitare il gatto con un esame fisico completo, tra cui la valutazione delle dimensioni e della forma degli organi interni e il controllo dell'apparato respiratorio, neurologico, cardiovascolare e urinario.

I test diagnostici possono variare a secondo del veleno sospetto, ma possono includere:

  • Analisi completa del sangue e delle urinaria per valutare lo stato generale del gatto e della funzionalità degli organi interni.
  • È possibile che vangano richieste indagini come ecografie o radiografie per cercare corpi estranei nel tratto gastrointestinale.
  • Profilo completo della coagulazione del sangue.
  • Misurazione costante dei livelli di gas nel sangue.
  • Se il vostro gatto è stato morso da un serpente il veterinario può avvalersi di un kit per identificare il tipo di serpente.

Avvelenamento nel gatto: trattamento

Il trattamento dipenderà dalla causa dell'avvelenamento, ma prima il gatto viene visto, maggiori saranno le probabilità di sopravvivenza.

Se necessario, il gatto dovrà essere stabilizzato prima di iniziare la disintossicazione gastrica:

  • Indurre il vomito per prevenire ulteriori assorbimenti del veleno, ma solo se il gatto è stato esposto alla tossina nelle ultime due ore. Questo trattamento è controindicato se il gatto ha ingerito una sostanza caustica o se il gatto è predisposto alla polmonite da aspirazione.

  • La lavanda gastrica: nel caso in cui non è consigliabile indurre il vomito, il veterinario può scegliere di liberare il veleno dallo stomaco. Il gatto sarà sottoposto ad anestesia e gli verrà inserito un tubo attraverso l'esofago fino allo stomaco per aspirare quanto più materiale tossico.

  • Lavare il gatto con acqua calda e sapone liquido in caso di contaminazione dermica.

  • Chirurgia o endoscopia per i gatti che hanno ingerito sostanze caustiche o prodotti solidi come metalli e che non possono essere rimossi mediante un lavaggio gastrico o il vomito.

  • Carbone attivo è utile dopo la decontaminazione gastrica per far assorbire il veleno rimanente. E' controindicato nei gatti che soffrono di crisi epilettiche o nei gatti troppo stanchi.

  • Se si verificano tremori muscolari, possono essere somministrati dei farmaci rilassanti come il diazepam.

  • Terapia dei fluidi per controllare l'acidosi (elevati livelli di acido nel sangue) e per contribuire a risolvere la disidratazione del corpo.

  • Trasfusione di sangue nel caso in cui il gatto diventa anemico.

  • Terapia con ossigeno nei gatti che hanno difficoltà a respirare.

Ecco anche alcuni trattamenti specifici o antidoti per alcuni casi di avvelenamento del gatto:

  • Antigelo (glicole etilenico): somministrare etanolo nel più breve tempo possibile in caso di avvelenamento da antigelo.

  • Zinco o Piombo: terapia di chelati per i gatti che hanno i sintomi di un avvelenamento da piombo o zinco. Questo farmaco viene escreato dal corpo attraverso l'urina.

  • Veleno per topi o rontedicida: somministrare vitamina K nei gatti che hanno ingerito veleno per topi. Il rodenticida funziona bloccando la sintesi della vitamina K, necessaria dal corpo in alcuni fattori di coagulazione.

  • Insetticidi: l'atropina è utile per quei gatti che hanno ingerito esca per lumache o organofosfati. Questo farmaco riduce l'effetto della tossina sul sistema nervoso del gatto.

  • Ibuprofene: farmaci per proteggere le mucose intestinali come ranitidina, cimetidina o famotidina sono utili nel caso in cui i gatti hanno ingerito ibuprofene.

Tipi di veleno per gatti

Adesso parliamo di alcuni veleni raggruppati per categorie:

VELENI PER INGESTIONE
  • Esca per attirare le lumache
  • Piante come il giglio, una pianta notoriamente pericolosa per i gatti e anche la più piccola quantità può essere fatale
  • Antigelo
  • Alcuni alimenti umani possono causare tossicità nei gatti tra cui la cipolla, le noci di macadamia, l'aglio, il pomodoro e il cioccolato.
  • Farmaci come aspirina, paracetamolo, ibuprofene. Evitate di dare al vostro gatto farmaci per uso umano senza la supervisione di un veterinario.
  • Metalli come zinco o piombo

VELENI PER INALAZIONE
  • Monossido di carbonio
  • Insetticidi
  • Cianuro

VELENI PER CONTATTO
  • Detergenti per la casa, compresi candeggianti, disinfettanti (in particolare quelli contenenti fenolo) e detergenti
  • Antigelo
  • Insetticidi per uccidere formiche, vespe o prodotti per combattere le pulci dei cani sono altamente tossici per i gatti

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

   3  Persone hanno inserito un Commento

Laura06/11/2018 | Rispondi

Buongiorno,
Il gatto può mangiare il cavolfiore?
Grazie.

Pietro Nicolosi08/01/2018 | Rispondi

Le lampade al sale himalayane sono tossiche per i gatti se le leccano?

Giusy08/01/2018 | Rispondi

Sono concentrati di sale, quindi possono essere tossiche se il tuo gatto le lecca molto. Ti consiglio di metterle fuori dalla portata del tuo gatto.

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