Giovedi' 25 Aprile 2024

Malattia Emorragica Virale o MEV del Coniglio e come curarla

  • Pubblicato il:  07/10/2020

La MEV è una malattia di origine virale scoperta in Cina nel 1984. Colpisce animali di tutte le eta', in particolare dopo i 15 giorni di vita, con mortalita' dal 40 al 90% in animali non vaccinati.


Per la forma 'classica', gia' presente da oltre 20 anni, esistono dei vaccini efficaci, ma dal 2010 e' in circolo la nuova variante francese del virus (RHDV2), cosi' denominata perche' comparsa in Francia per la prima volta, e per la quale in Italia non e' ancora in commercio un adeguato presidio vaccinale.

Come si Trasmette

L’infezione può avvenire per via orale, nasale, congiuntivale, ma è possibile anche la diffusione aerogena (attraverso l’aria) e tramite l’inoculazione.

Il coniglio infetto diffonde il virus tramite secreti ed escreti (saliva, lacrime, urina, ecc.).
La malattia si trasmette sia per via diretta (per contatto diretto tra coniglio sano e coniglio malato) sia per via indiretta (importante risulta la trasmissione tramite insetti vettori quali pulci, mosche, zanzare…).

Il virus è molto resistente nell’ambiente.

Sintomi

Un sintomo tipico è rappresentato dalla morte improvvisa del coniglio; non di rado il proprietario esce di casa lasciando l’animale in perfette condizioni e rientra trovandolo morto.

Talvolta sono presenti segni di tipo neurologico: testa piegata all’indietro, incoordinazione, movimenti di pedalamento delle zampe, crisi eccitative. In alcuni casi si osserva la fuoriuscita di liquido emorragico dalle narici o da altri orifizi.

Possiamo riconoscere tre forme cliniche:
- Forma Iperacuta: caratterizzata da morte improvvisa ed emorragie nasali e/o vaginali.

- Forma Acuta: anoressia, apatia e prostazione, sintomatologia neurologica (convulsioni, atassia, paralisi, opistotono, pedalamento), sintomi respiratori (dispnea, epistassi di tipo schiumoso), cianosi delle mucose, forti stridii, più raramente ematuria, diarrea o costipazione, morte dopo 12-36 ore dalla comparsa della febbre (>40 °C).

- Forma SubAcuta o Cronica: ittero grave e generalizzato più evidente a livello di mucose esplorabili e cute del padiglione auricolare, perdita di peso, letargia, leucopenia (linfocitopenia), morte dopo due settimane per la disfunzione epatica.

Prevenzione

La profilassi diretta è inapplicabile per l’elevata virulenza del virus, per cui, nei paesi dove la MEV è endemica, risulta utile effettuare una Profilassi indiretta, ossia Il Vaccino.

In commercio esistono due tipi di vaccini spenti (a virus ucciso). La prima vaccinazione va eseguita a due mesi di età ed in seguito si effettua un richiamo ogni sei mesi – 1 anno, a seconda del tipo di vaccino utilizzato, per tutta la vita del coniglio.

Per la Malattia Emorragica Virale (MEV) i vaccini contengono invece virus inattivati (virus ucciso).
I vaccini per questa malattia possono dare, a seconda del tipo di liquido nel quale è dissolto il virus, una protezione semestrale o annuale. La prima vaccinazione viene effettuata a partire dai 60 giorni di età.

Reazioni al Vaccino

A volte può accadere che alcuni conigli dopo alcune settimane dalla somministrazione del vaccino presentino dei sintomi simili alla Mixomatosi.

Si tratta di una forma benigna che si esaurisce spontaneamente nel giro di pochi giorni.
Se il coniglio sviluppa una reazione vaccinale, il tasso anticorpale sarà maggiore. Altre reazioni, invece, sono dovute al liquido stesso che contiene il virus.

A volte, come reazione, può formarsi una crosticina in prossimità della puntura, che sparisce nel giro di pochi giorni. Può formarsi anche un piccolo bozzo nella zona della puntura, in questo caso è sempre bene rivolgersi al proprio veterinario per decidere il da farsi.

Tipicamente i veterinari consigliano di vaccinare i conigli durante il periodo primaverile e quello autunnale, per assicurare una maggiore copertura durante i mesi in cui sono maggiormente presenti insetti emofagi, i responsabili della Mixomatosi e della Malattia Emorragica Virale.

La malattia emorragica virale del coniglio è un'epizoozia da sorvegliare, quindi soggetta all'obbligo di notifica.

I laboratori di analisi, i veterinari, gli ispettori degli apiari nonché gli organi di vigilanza sulla pesca sono tenuti a notificare i casi di epizoozia e i sintomi sospetti al veterinario cantonale.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

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