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Allergie alimentari nel Gatto

  • Pubblicato il:  07/10/2020

Foto Allergie alimentari nel Gatto

Le allergie alimentari del gatto, dopo le allergie causate dalle punture delle pulci e delle sostanze inalate, sono la causa più comune di tutti i disturbi allergici nei gatti. L'allergia è una malattia multifattoriale. Cioè, un gatto non ha un'allergia ad una singola causa, ma ci sono molti fattori, compreso l'ambiente in cui vivono (e come vivono).


Allergia alimentare nel Gatto: sintomi e trattamento

Anche se il prurito e l'irritazione della pelle sono i segni più comuni di questa allergia, si stima che circa il 15% dei gatti colpiti può mostrare anche segni gastrointestinali, come vomito e diarrea.

Il prurito segnala, in genere, la presenza di una allergia alimentare, ed è causato dall'eruzione di piccole papule piene di liquido sulla pelle del gatto, che si formano in risposta alla presenza di un allergene, una sostanza alla quale il sistema del gatto è anormalmente sensibile.

Le eruzioni pruriginose colpiscono soprattutto la testa e il collo, e bastano come indizio per diagnosticare la presenza di una allergia alimentare.

Di per sé, le lesioni non rappresentano un rischio significativo per la salute, ma l'incessante grattarsi può causare ferite della pelle secondarie e una maggiore vulnerabilità alle infezioni batteriche.
Inoltre, problemi gastrointestinali derivanti da una allergia alimentare possono avere implicazioni sistemiche di vasta portata, tra cui la perdita di peso.

I segni più visibili di un'allergia ad un alimento, sono la comparsa di lesioni cutanee, perdita di peli, e un generale deterioramento del mantello. Questi sintomi possono perdurare per settimane, mesi e a volte anche per tutta la vita.

Se notate i primi segni, il gatto dovrebbe essere portato subito dal veterinario per identificare l'allergene responsabile e, se possibile, rimuoverlo dalla dieta del gatto.

Escluse altre potenziali cause di eruzioni cutanee, come morsi delle pulci, e diagnosticata la presenza di una allergia alimentare, la prossima sfida è quella di identificare proprio l'allergene. Questo processo sarà molto lungo e faticoso, e verrà iniziata subito una dieta ad esclusione.

Le fonti proteiche più comunemente usate nel cibo per gatti includono manzo, maiale, agnello, pollo, tacchino e uova. Poiché la proteina è un componente fondamentale per il corretto funzionamento del metabolismo del gatto, la nuova dieta deve contenere proteine, ​​ma devono essere derivate da una fonte a cui il gatto non è ancora stato esposto, come alimenti con carne cervo o carne di canguro.

Dal momento che lo stesso vale per i carboidrati, le verdure che sono frequentemente utilizzate negli alimenti per gatti come grano, orzo, mais, dovrebbero essere esclusi e sostituiti, per esempio, dalla patata.

Se il gatto seguirà rigorosamente la nuova dieta per un periodo di almeno otto / dieci settimane, probabilmente i segni allergici inizieranno a sparire gradualmente. In questo caso, il proprietario può dedurre che l'allergene era presente nella dieta precedente.

Per identificare l'allergene incriminato, il proprietario inizierà a reintrodurre i componenti della dieta originale del gatto uno alla volta, e verificando con attenzione il possibile riemergere dei sintomi allergici. Se i sintomi dovessero ripresentarsi, probabilmente entro una settimana o due, il proprietario scoprirà quale era stata la fonte che scatenava l'allergia.

Attraverso ripetuti test e con molta pazienza è possibile individuare tutti gli ingredienti alimentari per i quali un gatto è allergico. La terapia, quindi, richiederà l'esclusione permanente di tutti gli ingredienti allergenici dalla dieta del gatto.

Intolleranze alimentari nel Gatto: sintomi e trattamento

I sintomi di un'intolleranza possono essere molto simili a quelli dell'allergia: prurito, perdita di pelo, vomito, diarrea... dolori addominali e flatulenza sono più che normali.

Mentre nelle allergie il gatto ha come sintomo principale il prurito, in caso di intolleranza i sintomi più evidenti sono quelli gastrointestinali. In molti casi, l'allergia appare spontaneamente dopo anni di ingestione di cibo, mentre l'intolleranza di solito si manifesta fin dall'inizio.

Le intolleranze alimentari più comuni dei gatti sono in genere al latte, pesce, carne di vitello, uova e grano.

Ad esempio, nel caso dell'intolleranza al latte, dovete sapere che i gatti non hanno un enzima, chiamato lattasi, che li aiuta a digerirlo. Pertanto, il lattosio non viene digerito e fermenta nello stomaco, favorendo la proliferazione di batteri dannosi. Questo può causare diarrea, che di solito si verifica in genere dodici ore dopo aver ingerito il latte.

Molti gatti sono intolleranti anche al glutine. I nostri amati felini, sono animali carnivori e in natura non mangiano cereali. Pertanto, il grano può essere dannoso per i gatti, quindi meglio scegliere mangimi o alimenti privi di glutine per evitare possibili intolleranze.

Ci sono anche intolleranze a altri additivi e aromi che si trovano solitamente negli alimenti di bassa qualità e dovrebbero essere evitati il ​​più possibile.

Le intolleranze possono causare uno stato di disidratazione nell'animale, soprattutto se la diarrea persiste per molte ore. Normalmente le reazioni non sono pericolose come nelle allergie, ma devono essere controllate con l'eliminazione della sostanza sospetta.

Prevenzione di allergie e intolleranze alimentari nei gatti

E' possibile prevenire le allergie e le intolleranze alimentari del gatto? Sì e no. Poiché entrambe dipendono molto dal sistema immunitario del gatto o sono ereditate, ci sono animali che rimarranno per sempre allergici o intolleranti, qualunque cosa facciate.

E' logico che per evitare le allergie e le intolleranze, basta dare al gatto un numero limitato di alimenti.

Normalmente i gatti abituati a mangiare vari tipi di cibi, di solito non hanno sintomi come la diarrea perché il loro sistema digestivo è più abituato. E' la stessa cosa che succede agli umani: se mangiamo sempre pasta e riso, il giorno in cui mangeremo verdure e legumi avremo problemi digestivi, ma non perché le verdure e i legumi ci fanno male o sono dannose; non ci siamo abituati, e non si tratta nè di intolleranza nè di allergia.

Variare la dieta del gatto non vuol dire mischiare crocchette o cibo umido di fascia alta.

Il tema delle allergie è un problema complesso e multifattoriale, che coinvolge la genetica del gatto e l'ambiente in cui vive, e quindi è difficile generalizzare. Nel caso delle intolleranze, il fattore genetico, per mancanza di qualche enzima o per qualche altro problema immunitario, può essere ancora più difficile da diagnosticare, anche se di solito prevenire le intolleranze è più facile delle allergie, poiché in genere si verificano appena l'animale ingerisce l'alimento incriminato.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

   2  Persone hanno inserito un Commento

Cesare11/04/2018 | Rispondi

Buongiorno,
se possibile vorrei un parere dalla vs. veterinaria:
ho sei gatti 4 maschi e due femmine.
le due femmine una di quasi due anni e l’altra di quasi 3 anni da circa un mese gli è venuta la dermatite posta unicamente sotto le orecchie.
La mia veterinaria mi ha dato prima il cortisone ma non avendo ottenuto risultati mi ha prescritto la ciclosporina (adapmil), mi ha vietato di dare l’umido (pollo o pesce) alle due gatte e prescritto crocchette Hypoallergenic della Royal Canin.
Prima di oggi mai avuto questo problema le gatte sono sempre state bene, poi un giorno improvvisamente a distanza di 15 giorni l’una dall’altra gli è scoppiata la dermatite
La veterinaria dice che stiamo andando per esclusione per capire le cause prima con l’eliminazione dell’umido e con i crocchini appositi.
Mi dice che non conviene fare neanche esami specifici perché non si capirebbe la causa!!
Preciso che i miei gatti vivono esclusivamente in appartamento e che ogni mese do l’antipulci (frontilne combo)
Sono un po’ preoccupata.. così all’improvviso..
Grazie mille di una Vs. consiglio
Buona giornata
ALESSANDRA BUCCIOLI (FAENZA)

Discolo6819/01/2018 | Rispondi

Il mio gatto ha un'intolleranza alle barbabietole. Dopo anni di test su crocchette, farmaci... ed essendo sull'orlo della disperazione, un veterinario meraviglioso è riuscito a trovato la causa. E' la barbabietola che si trova di solito nei mangimi secchi ma non in quelli umidi.

E voilà, in poche settimane ho un gatto completamente sano e felice. Le diarree sono scomparse, idem l'infiammazione nell'intestino e il sangue nelle feci... Saluti!

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