Martedi' 23 Aprile 2024

Attacco epilettico nel cane: cause, sintomi e trattamento

  • Pubblicato il:  07/10/2020

L'attacco epilettico e le crisi convulsive nel cane sono uno dei motivi per cui il cane viene fatto visitare dal veterinario. I sintomi dell'epilessia nel cane in preda alle convulsioni, sono spesso motivo di grande preoccupazione per i proprietari di animali. Questi cani devono controllati costantemente perchè potrebbero mettere seriamente in pericolo la loro stessa vita.

Ultimamente la medicina ha fatto numerosi progressi anche nel campo della salute dei nostri amici animali, e i veterinari possono avvalersi di test diagnostici e di trattamenti farmacologici con i quali sono in grado di identificare e trattare con successo la stragrande maggioranza dei casi di epilessia nel cane.

Svenimenti, crisi epilettiche e convulsioni sono processi che possono causare alterazioni in altri organi come il cuore, il polmone, il rene e il cervello stesso, e possono causare lesioni durante la crisi.

Pertanto, un cane che soffre di epilessia e di convulsioni deve essere valutato nel più breve tempo possibile.

Cos'è l'epilessia?

Per la maggior parte dei cani, l'epilessia è una malattia permanente che richiede una routine di cure e trattamenti come prescritto dal veterinario. Un attacco epilettico è il risultato di impulsi elettrici anomali nel cervello che portano a improvvisi, ma brevi, disturbi nel comportamento del cane e nei movimenti fisici.

L'epilessia, nota anche come status epilettico, è una malattia neurologica che provoca ricorrenti attacchi epilettici che possono durare per periodi di tempo più o meno lunghi. Il vostro cane potrebbe o meno perdere conoscenza durante le convulsioni.

Le cause dell'epilessia del cane possono essere varie, e tra queste ci sono i tumori cerebrali, l'accumulo di tossine, un basso livello di zucchero nel sangue, e altro ancora.

Sebbene la medicina ha identificato la maggior parte delle cause, a volte il fattore scatenante rimane sconosciuto. Quei tipi di convulsioni vengono chiamati idiopatici.

Alcuni tipi di convulsioni possono essere di natura genetica, e quindi ereditari. Di conseguenza, la maggior parte degli esperti consiglia di non fare accoppiare cani a cui è stata diagnosticata l'epilessia.

Cosa fare e cosa evitare durante una crisi epilettica nel cane

Consigli da fare prima e durante un attacco di epilessia nei cani:
  • Allontanare gli oggetti intorno al cane per evitare che si ferisca
  • Somministrare correttamente il farmaco prescritto dal veterinario
  • Posizionare il cane in un luogo fresco e ventilato
  • Se dopo diverse dosi di farmaco la crisi non si arresta, andare dal veterinario

Cosa evitare:
  • Non provate a tenere fermo il cane perchè, non essendo cosciente, potrebbe mordere e graffiare
  • Non dare farmaci che non siano stati prescritti dal veterinario.
  • Evitate di far bere o mangiare l'animale dopo la crisi.
  • Evitate il calore (stufe, coperte, ecc)

Cosa sono l'epilessia e le crisi epilettiche nel cane?

Un attacco epilettico, o convulsivo, è la manifestazione clinica di uno squilibrio di attività elettrica del cervello del cane. La funzione dei neuroni, che sono le principali cellule del sistema nervoso, è quella di trasmettere ed elaborare le informazioni.
Tutto questo avviene tramite correnti elettriche e con l'aiuto di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori.

In genere, nel cervello c'è un equilibrio tra i fenomeni di eccitazione e quelli di inibizione.
Anche se il processo epilettico non è ancora completamente noto, si sa che che può essere innescato da eccessivi stimoli eccitatori e da un aumento dell'eccitabilità delle membrane cellulari dei neuroni e dei meccanismi inibitori.

Il risultato è la predominanza di uno stato di eccitazione sull'inibizione, che sfocia nella produzione di una scarica elettrica incontrollata nel cervello. Questa attività può indurre i segni clinici osservati durante la crisi epilettica del cane.

Quali sono i sintomi di un attacco epilettico nel cane?

Non tutte le crisi epilettiche del cane si manifestano nello stesso modo. Alcuni dei sintomi comuni che il proprietario può facilmente identificare sono i seguenti: il cane subisce un cambiamento a livello di coscienza, si irrigidisce, cade a terra in posizione laterale, mostra un movimento simile alla pedalata.


Altri sintomi abbastanza frequenti delle convulsioni nei cani sono: eccessiva salivazione, dilatazione delle pupille, defecazione e minzione incontrollata.

Spesso, sia prima che dopo queste manifestazioni si osservano vari cambiamenti comportamentali. Nella fase precedente all'attacco epilettico il cane potrebbe cercare più volte di attirare l'attenzione del proprietario e diventa inquieto o, al contrario, può rimanere in un angolo o cercare un posto dove nascondersi.

Dopo un attacco convulsivo il cane può manifestare una fase di iperattività o di ipoattività. Molto spesso vogliono bere acqua o mangiare qualcosa (che comunque deve essere evitato, in quanto potrebbero momentaneamente soffrire di problemi nella deglutizione e di problemi respiratori), e a volte soffrono di disturbi della vista transitori, ma che possono durare minuti, ore o giorni.

Ci sono momenti in cui questi movimenti involontari interessano solo un lato della testa, un singolo arto, e può sembrare che non ci sia alcuna alterazione del livello di coscienza dell'animale. Questo tipo di convulsione può, in una seconda fase, lasciare spazio ad un attacco epilettico che coinvolge tutto il corpo.

Altri episodi che possono essere meno facili da identificare sono i movimenti e comportamenti stereotipati, come camminare in cerchio, tentare continuamente di mordersi la coda, inseguire ombre o mosche immaginarie, o esibir comportamenti aggressivi.

Quali sono le cause delle convulsioni?

Un attacco convulsivo o epilettico nel cane può essere causato da molteplici cause, ed in base alle caratteristiche del cane (razza, sesso, età, ambiente, storia medica, ecc), alcune cause sono più probabili di altre.

Tra le malattie più comuni dei cani che possono essere associate con la comparsa di convulsioni ci sono:

  • Ictus, in cui si verifica la mancanza di flusso sanguigno in una o più regioni del cervello.

  • Encefalite e / o meningite, che possono essere infettive, come quelle causate dal virus del cimurro canino

  • Trauma cerebrale, che può causare danni ed emorragie al cervello

  • Malformazioni del cervello congenite come l'idrocefalo, la patologia più comunemente osservata nei cani di razza Yorshire terrier, Chihuahua, Maltese, Pomerania, barboncino nano e Boston terrier.

  • Malattie metaboliche come le encefalopatie epatiche (dovute a malattie del fegato) o uremiche (causata da insufficienza renale), ipoglicemia (basso livello di glucosio nel sangue), iperlipoproteinemia (lipoproteine alte nel sangue), ipossia, o malattie della tiroide.

  • Intossicazioni. Ci sono numerose sostanze che possono causare crisi epilettiche nei cani in caso di ingestione. Tra queste ricordiamo l'antigelo per auto (glicole etilenico), antiparassitari esterni (organofosfati, ecc), pesticidi (molluschicidi, ecc) e, in generale, qualsiasi prodotto identificato come tossico dal costruttore.

  • Neoplasie. Un tumore al cervello può causare crisi epilettiche come segni clinici, e, talvolta, è anche il primo sintomo che osserva il proprietario del cane.

Diagnosi dell'epilessia nei cani

Cosa fa il veterinario per capire se si tratta di crisi epilettiche? Le cause degli attacchi epilettici nei cani sono molteplici, ma grazie alle informazioni mediche precedenti e alcuni test fisici e neurologici il veterinario può stabilire alcune diagnosi differenziali in ordine di preferenza, necessarie per stabilire la diagnosi definitiva.

Non dimenticate che la convulsione non è una malattia in sé, ma un segno clinico di una condizione che bisogna identificare e, se possibile, curare. Molte volte la diagnosi di epilessia si basa sull'esclusione di patologie che possono causare convulsioni o assomigliare ad una manifestazione clinica epilettica (per esempio, un attacco cardiaco).

L'esame fisico generale è importante per evidenziare se ci sono cambiamenti che possono indicare che il cane è affetto da un'altro disturbo.

L'esame neurologico, invece, consente di stabilire se c'è un danno neurologico primario nel cane (cioè, una malattia del sistema nervoso come l'encefalite, o un tumore al cervello, ecc).

Per confermare o escludere cause di tipo infettivo o metabolico ci sono alcuni test che possono aiutare il veterinario a determinare l'origine del problema:

  • Analisi del sangue e delle urine. Queste analisi sono essenziali per la diagnosi di un cane con crisi epilettiche. Numerosi parametri possono infatti fornire ampie informazioni dello status dei vari organi dell'animale.

  • Altri test specifici come elettrocardiogrammi, radiografie ed ecografia vengono effettuate dal veterinario per andare ancora più a fondo nella diagnosi.

  • Analisi del liquido cerebrospinale. Poiché si tratta di una sostanza a stretto contatto con il sistema nervoso centrale, mediante l'analisi si possono individuare molte malattie che colpiscono il sistema. La loro analisi offre molte informazioni sulle convulsioni nei cani, e spesso ci dà la diagnosi definitiva.

  • Elettroencefalogramma. Questo test studia il cervello e la attività elettrica, e consente la differenziazione tra le diverse patologie che possono influenzare il cervello e se si trova in una determinata zona o è generalizzata nell'intero processo cerebrale.

  • TAC o risonanza magnetica. Questi esami vengono eseguiti se il veterinario ha il sospetto della presenza di un tumore.


Farmaci per l'epilessia nei cani

Il trattamento delle crisi epilettiche e convulsive nei cani non è sempre uguale, ma dipende dalla causa.

Dal momento che possono esserci vari motivi, il trattamento, da un lato ha lo scopo di correggere la causa che principale, e dall'altro alleviare la frequenza e l'intensità degli attacchi epilettici.

Un attacco di epilessia, qualunque sia la causa, deve essere meno intenso e duraturo possibile, o può avere conseguenze negative su diversi organi, comprese le stesse strutture cerebrali.

I farmaci di scelta per il trattamento dell'epilessia canina in medicina veterinaria sono il fenobarbital e il bromuro di potassio per trattamento di mantenimento, e il diazepam per trattare le crisi.

Nelle comuni farmaci ci sono molte altre sostanze per il trattamento dell'epilessia nell'uomo, ma in medicina veterinaria non possono essere usati per la loro tossicità.

E' importante sapere che il trattamento farmacologico dell'epilessia è permanente e non può essere interrotto o modificato senza prima le indicazioni del veterinario.

Va anche detto che il trattamento delle epilessia canina, in molti casi, riesce a ridurre la frequenza e l'intensità delle convulsioni, ma di solito non le elimina del tutto.

Come sapere se il cane sta per avere un attacco epilettico?

La maggior parte degli attacchi epilettici del cane si verifica in modo inaspettato e con pochissimi sintomi premonitori, ma sono proprio questi flebili segni che un proprietario deve conoscere prima di un attacco.

I sintomi pre-attacco includono un comportamento disorientato e piagnucoloso, paura e un comportamento strano in generale. Questi segni sono particolarmente evidenti ai proprietari i cui animali hanno già avuto attacchi epilettici.

Epilessia idiopatica o genetica nel Cane

L'epilessia idiopatica è di origine genetica, e può interessare alcune razze di cani. Più inclini all'epilessia idiopatica sono il Beagle, il Tervuren belga, il Golden Retriever, il Labrador Retriever, il Vizsla e lo Shetland Shepherd.

Le caratteristiche associate all'epilessia genetica di solito si manifestano tra i 10 mesi e i 3 anni, ma possono essere presenti già a partire da sei mesi e fino a cinque anni.

Poiché questa forma di epilessia è dovuta a anomalie genetiche, c'è poco da fare per prevenirla. Anzi, l'interruzione improvvisa del farmaco anti-epilettico può aggravare o dare inizio alle convulsioni. Da evitare i cibi salati, in quanto possono stimolare le convulsioni.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

   7  Persone hanno inserito un Commento

Valentina02/06/2018 | Rispondi

Volevo rispondere alla signora Elisabetta della maltesina...di cuore, io ho un cane epilettico, ha 7 anni, è epilettico dall'età di 4 anni. E' un grosso impegno, fisico, economico, morale, e ci si strugge ogni volta, ma è il mio cane, e mai e poi mai potrei pensare di affidarlo ad altri. Nel vostro caso dovete scegliere, è stata più tempo con la sua prima famiglia, che se non ho capito male è un piccolo allevamento, saprà come trattarla ma sopratutto vivono già in funzione dei cani, voi potete ancora scegliere. Avere un cane epilettico significa avere un impegno costante, non può essere lasciato a casa da solo, perchè se arrivano le crisi a grappolo bisogna correre in clinica, possono dare tanto a noi umani, ma è dura...con tutta onestà, pensateci bene anche per il bene di zoe, in bocca al lupo

Elisabetta Moling28/05/2018 | Rispondi

Salve. La storia di Zoe è breve. Cucciola di maltesina portata a casa il 10 maggio. Alla sera, crisi convulsiva. Il giorno dopo altra crisi. Settimana dopo, altra crisi. Ho notato che per molte ora prima della crisi è mogia, a volta guaissce e non mangia. Le crisi coinvolgono tutto il corpo. Post scrivi non si regge in piedi e sbanda. Chi ce l'ha venduta ci ha chiesto di portarla perchè avrebbero provveduto a fare dei controlli. E' stata con noi 8 giorni. Ed ritornata nella sua prima casa da 10 giorni. Sabato siamo andati a trovarla con i bimbi. Era mogia, aveva avuto un'altra crisi. Anche se appena arrivata, ci manca molto e sono molto in pensa per lei. Qualcuno ha avuto esperienze simili? Se si, come riuscite a gestirle e a far condurre anche ai pet una vita "normale"? Grazie

Peppina04/11/2017 | Rispondi

Ciao a tutti e complimenti a mondopets per l'articolo. Il mio cane soffriva di continui attacchi epilettici, circa 2-3 al giorno. Quando l'epilessia è iniziata è stato terribile, e il veterinario ci ha prescritto Luminal a dosi molto elevate.

Non abbiamo mai capito da dove venissero queste crisi, ma a un certo punto ci siamo resi conto che aumentano nei momenti di stress. Abbiamo iniziato un percorso insieme ad un nostro amico addestratore, e gli attacchi si sono ridotti ad 1 ogni 4 settimane, poi una ogni 6 settimane e adesso ogni 8 settimane.

Samir04/10/2017 | Rispondi

Ho un Husky di due anni e da quasi un anno ha attacchi epilettici, la maggior parte dei quali durano circa tre minuti. Durante questi attacchi perde completamente coscienza e trema con le zampe in aria. Siamo stati dal veterinario e gli abbiamo dato delle pillole. All'inizio sembrava tutto ok ma da un paio di mesi le crisi si sono ripresentate, e il veterinario ci ha aumentato la dose del farmaco.

Ha un attacco epilettico quasi settimanalmente. Non sappiamo più cosa fare, qualcuno può aiutarci??

Tinetta8009/10/2017 | Rispondi

Fossi in te andrei da un altro veterinario. Spero tu possa risolvere il problema!

CoopGirl05/10/2017 | Rispondi

Ciao, hai provato anche il Luminal? Quante volte ha quegli attacchi a settimana? Una volta?
Se è così, perché il medico non indaga meglio? Un cane può anche vivere con l'epilessia, ma prima vedi se ci sono alte malattie, compresa la disfunzione della ghiandola tiroidea.

Samir06/10/2017 | Rispondi

Le convulsioni sono aumentate con il tempo, dapprima una ogni due mesi, poi ogni mese, ogni tre settimane, e da 2 mesi una ogni settimana. Le convulsioni durano circa 2-3 minuti.

Ultimi Articoli