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Insufficienza renale gatto: cause, sintomi e cure

  • Pubblicato il:  07/10/2020

L'insufficienza renale nel gatto è un problema abbastanza comune. Si presenta in modo graduale, asintomatico e quando i filtri del rene, responsabili dell'eliminazione delle sostanze nocive, iniziano ad avere problemi. Questo problema renale si sviluppa sopratutto nei gatti anziani, e di solito compare a partire dai 9 anni in più. I gatti persiani e abissini di solito sono più inclini a questa malattia per un problema genetico.

Ecco cos'è l'insufficienza renale nel gatto, quali sono i sintomi e i trattamenti più adeguati.

Cos'è l'insufficienza renale nel Gatto?

Proprio come negli umani, il ruolo dei reni del gatto è quello di filtrare ed eliminare attraverso le urine le sostanze di scarto dal corpo, lasciando solo i nutrienti. Per capire cos'è l'insufficienza renale nei gatti, quali sono i sintomi e come funziona il trattamento, è necessario conoscere le basi del funzionamento del rene.


Oltre a rimuovere le sostanze tossiche attraverso l'urina, come l'urea e la creatinina, i reni filtrano anche il sangue e producono un ormone, chiamato eritropoietina, che regola la formazione dei globuli rossi, e un altro ormone responsabile della regolazione della pressione sanguigna. In caso di malfunzionamento del rene, il gatto può quindi sviluppare anemia e ipertensione.

Con il passare degli anni i gatti, oltre a diventare più vecchi, perdono anche vitalità. Non sempre rimangono in buona salute fino alla fine e, soprattutto nella fase avanzata, i loro reni non funzionano più a pieno regime.

Quando i reni del gatto non riescono a svolgere a pieno le loro funzioni inizia l'accumulo di composti chimici nel sangue, generando anche cambiamenti nei livelli di potassio, calcio, fosforo e sodio, importanti elettroliti per la salute dell'animale.

Col progredire della malattia ci saranno diverse complicazioni e i sintomi diventeranno più gravi, tipici di una malattia che può essere controllata ma non completamente combattuta.

Questi sintomi, ovviamente, possono coincidere con quelli di altre malattie. L'insufficienza renale, quindi, può essere diagnosticata solo grazie a un'analisi completa del sangue e delle urine, prestando particolare attenzione alla concentrazione di urea e creatinina, e a verificare se l'urina è poco concentrata.

Cause dell'insufficienza renale nei gatti

Ci sono diverse cause, sebbene l'età sia la principale. Il gatto persiano ha la tendenza, per ereditarietà, a sviluppare la malattia del rene policistico, che causa la formazione di cisti piene di liquido, anche quando l'animale è piccolo.

Le infezioni batteriche, a seconda della gravità, possono influenzare la funzione renale, così come la somministrazione di alcuni farmaci, i tumori del rene ed un sistema immunitario vulnerabile.


Sintomi principali

Uno dei sintomi più chiari e più comuni dell'insufficienza renale nel gatto è la sete costante e il fatto che l'animale urina continuamente. Per darvi un'idea, è normale che il vostro gatto beva 50 ml per kg di peso e che in relazione faccia 100 e 150 ml di pipì. Se sulla base di questi dati notate comportamenti anomali, vi consigliamo di contattare un veterinario.

Poiché l'animale perde molto liquidi e si disidrata, tende a perdere anche peso e l'appetito. Per sapere se è disidratato, pizzicate la pelle del collo, se non torna subito alla normalità e non appare elastica vuol dire che ha bisogno di idratarsi.

Man mano che la malattia progredisce il gatto diventa più apatico, non ha più lo spirito di giocare e di muoversi, e spesso presenta un quadro depressivo.

Le gengive diventano pallide, possono avere l'alito cattivo e ulcere alla bocca. Sono comuni anche vomito e diarrea.

Come già detto, l'ipertensione può essere un segno dell'evoluzione della malattia, e potrebbe causare problemi neurologici e persino cecità. A volte potrebbero verificarsi caduta di pelo eccessivo e problemi alla pelle.

Diagnosi e trattamento

Oltre all'esame fisico del veterinario, per essere sicuri della diagnosi, sono necessari esami delle urine e del sangue. Dai risultati di questi test è possibile sapere se il rene del gatto sta filtrando correttamente le sostanze tossiche. Ecografie, radiografie e coltura delle urine possono aiutare a confermare la diagnosi.

Come si cura l'insufficienza renale nel Gatto? Prima di tutto è importante capire che il trattamento viene eseguito per rallentare l'evoluzione della malattia, che di solito è veloce. Il gatto non potrà mai essere guarito ma avrà la possibilità di vivere più a lungo e in condizioni migliori se il suo proprietario seguirà i consigli del veterinario.

Ovviamente, prima viene diagnosticata l'insufficienza renale, maggiore è la probabilità che il gatto non soffra tanto.

Il trattamento dipenderà dalla causa della malattia e dalle condizioni fisiche dell'animale. Innanzitutto, le abitudini alimentari dell'animale dovranno probabilmente essere stravolte. Nel mercato per animali esistono tanti alimenti per gatti con problemi ai reni. Molti veterinari raccomandano di comprare cibo in scatola (umido) perchè aiutano a idratare meglio il gatto.

È normale anche integrare la dieta con il potassio, poiché i livelli tendono a diminuire in modo sostanziale. Può essere somministrato al gatto per via orale, in pillole o polveri che vengono mescolate al pasto.

Alcuni veterinari prescrivono anche farmaci per trattare l'ipertensione. Ricordiamo che 'ipertensione potrebbe causare cecità, distacco della retina e danni ancora maggiori dell'insufficienza renale.


I farmaci e i consigli vengono forniti dal medico caso per caso. Di solito vengono prescritti antibiotici, composti vitaminici e prodotti che stimolano l'appetito dell'animale. Ma tutto secondo i suoi bisogni. Esistono anche ricette speciali, per questo l'ideale è ascoltare i suggerimenti del veterinario.

Per coloro che non vogliono usare farmaci, ci sono prodotti naturali o omeopatici, ma che necessitano di consulenza medica e prescrizione medica.

Insufficienza renale nei gatti e aspettativa di vita

Purtroppo, con questa malattia un gatto può sembrare sano. Nel momento in cui i sintomi si manifestano, il 75% dei reni può essere compromesso. Dopo i 10 anni, la probabilità che un gatto abbia insufficienza renale è del 10%. Questa percentuale sale al 30% nei gatti oltre i quindici anni di vita.

L'aspettativa di vita dipenderà molto dall'età del gatto e dalle cause della malattia, così come dallo stadio in cui è stata diagnosticata. È importante che, a partire dall'età di otto anni, i gatti si sottopongano a visite mediche periodiche, per rilevare eventuali problemi il prima possibile.

Negli animali molto vecchi, quando viene fatta la diagnosi, di solito si trova in uno stadio molto avanzato, e in genere si parla già di insufficienza renale del gatto in fase terminale. Ad ogni modo, se viene fatta una diagnosi accurata, le conseguenze possono essere alleviate e il gatto potrà godersi alcuni anni con buona qualità della vita.

In ogni caso, bisogna prestare molta attenzione alla dieta. Di solito, un gatto con insufficienza renale non vuole mangiare, e sta a voi incoraggiarlo a farlo.

L'alimentazione è vitale, in queste circostanze. Dovrete essere attenti alla quantità di acqua che beve, poiché le probabilità che si disidrati sono molto alte. Dal momento che i felini estraggono la maggior parte dei liquidi dal cibo, è meglio dare loro cibo umido, invece che mangime secco.

Bisogna essere consapevoli del fatto che stiamo parlando di un malfunzionamento dei reni, quindi il cibo deve essere a basso contenuto di proteine. La ragione è semplice: la maggior parte delle tossine sono prodotte dalla scissione delle proteine. Quindi i cibi a basso contenuto proteico producono meno concentrazioni di tossine.

Tuttavia, bisogna essere cauti quando si tratta di ridurre la quantità di proteine, poiché potrebbe far sì che il gatto perda molto peso. È meglio escludere il cibo fatto in casa e optare per alimenti specifici per gatti con insufficienza renale.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

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